
Macchi, 'serve un'Europa federata per vincere la sfida dell'IA'

'E' un'urgenza strategica, bisogna fare come con Airbus e Cern
Mauro Macchi, ceo di Accenture per l'Europa, il Medio Oriente e l'Africa, lancia un appello per un'Europa unita nell'adozione dell'intelligenza artificiale, con un focus sull'urgenza di superare la frammentazione attuale con un approccio federato e infrastrutture comuni. "L'Europa può guidare la nuova rivoluzione industriale. E dobbiamo farlo insieme" come, la storia insegna, facemmo con l'Airbus negli anni '70. "Il tempo per riflettere si è esaurito: L'Intelligenza artificiale deve essere considerata un'urgenza strategica, sia a livello europeo che nazionale, perché mentre il mondo accelera, noi non possiamo permetterci di rallentare" è tranchant il ceo di Accenture. "La produttività in Europa è inferiore del 24% a quella degli Stati Uniti" ma la buona notizia è che abbiamo l'opportunità di invertire la rotta. "L'IA, digitale e ora anche fisica con la grande accelerazione in corso sul fronte della robotica, può essere il catalizzatore di questa svolta ma da sola non basta. Il vero potenziale emerge solo quando viene integrata con altre leve strategiche, infrastrutture moderne, competenze diffuse, architetture dati evolute e modelli di governance robusti. Se adottata in modo sistemico ed integrato, rappresenta la più grande occasione di 're-invention' per la nostra economia". "Oggi l'Europa è ancora troppo frammentata: 27 visioni nazionali, duplicazioni di investimento, pochi standard comuni. Eppure, la storia ci insegna che proprio quando l'Europa ha saputo unire le forze - pensiamo ad Airbus o al CERN - è riuscita a competere ai massimi livelli. Perché non farlo anche sull'IA? Serve un approccio federato, una strategia paneuropea che consenta di costruire infrastrutture condivise ad alta capacità di calcolo, di garantire l'interoperabilità dei dati e promuovere modelli AI trasparenti e responsabili".
C.Valero--HdM