
Porcaroli, 'il mio viaggio nel tempo per essere libera'

Attrice al Lido in Il rapimento di Arabella di Carolina Cavalli
Un road movie che evoca la California sulle strade di Veneto e Emilia, simbolo per la protagonista "di un viaggio nel tempo, sia all'indietro che in avanti". Un percorso nel quale "impara ad accettarsi, ad essere più libera dal peso del passato, e comprende anche che persino il lutto, il dolore a qualcosa servono". Così Benedetta Porcaroli spiega all'ANSA il suo personaggio Holly in Il rapimento di Arabella di Carolina Cavalli, con la piccola Lucrezia Guglielmino, Chris Pine e Eva Robin's, film italiano in gara alla Mostra del Cinema di Venezia ad Orizzonti e in sala dal 4 dicembre distribuito da PiperFilm. È il nuovo capitolo del sodalizio tra l'attrice e la regista, dopo l'opera prima Amanda. "Amo il coraggio di Carolina, il suo modo di creare mondi…. ho trovato la mia regista 'feticcia', farei con lei qualunque cosa a occhi chiusi" dice sorridendo Porcaroli. Stavolta la storia, prodotta da Elsinore Film, The Apartment (Fremantle) e Piperfilm in collaborazione con Tenderstories, ruota intorno all'incontro/scontro fra Holly, 28enne che dopo un grave lutto si è chiusa nel proprio mondo e continua ad avere disavventure (lavorative e personali), e la pestifera Arabella (Guglielmino), figlia trascurata di un famoso scrittore (un sorprendente Chris Pine che recita in italiano), pronta a fare di tutto per attirare l'attenzione di un padre immaturo, compreso decidere di scappare. Una fuga facilitata dall'assecondare l'illusione di Holly, che vede in Arabella la versione 'bambina' di se stessa. Il loro viaggio, fra curiosi incontri, bugie e verità, le unisce sempre di più. "Sono partita da quest'amicizia che si crea tra una ragazza più grande e una bambina - sottolinea Carolina Cavalli -. Entrambe compiono un percorso nel quale cercano qualcosa e che porta entrambe a trovare altro. Arabella trova un rapporto umano vero, Holly impara ad accettare la sua realtà in maniera anche non passiva, presente, piena e consapevole". Com'è nata la partecipazione di Chris Pine? "Sapevo che era interessato a recitare in italiano, l'ho contattato e gli ho mandato la sceneggiatura. Lui l'ha letta e mi ha detto che se la sentiva. Ci ha anche raggiunto a Roma e abbiamo fatto insieme delle prove al teatro Argot Studio, è entrato subito nel microcosmo del film".
E.Nieto--HdM