
Sick Luke torna con Dopamina, "sono un sarto della musica"

"Mi piacerebbe andare a Sanremo, magari con Matteo Bocelli"
Sick Luke ci rimette la faccia. Il producer multiplatino dopo la fortunata prima esperienza da solista con X2 nel 2022 (5 dischi di platino e oltre 300 milioni di ascolti complessivi) torna con Dopamina, il secondo album solista per il quale ha coinvolto 18 artisti, uscito oggi per Carosello Records. "Si dice sempre che il secondo disco è quello più difficile, ma per me è stato abbastanza una passeggiata - racconta l'artista 31enne -. Per me la musica è divertimento e questo lavoro è stato anche una sfida per fare una cosa diversa dalla precedente. Ci tengo ad ampliare il mio pubblico". La lista dei feat è lunga: Alfa, Blanco, Capo Plaza, Clams Casino, Duke Montana (che è anche il padre di Sick Luke), Ele A, Glocky, Lazza, nayt, Piccolo, Rose Villain, Sayf, Side Baby, Simba La Rue, Tedua, thasup, Tony Effe, Venerus. Sick Luke è apprezzato come uno dei più prolifici producer d'Italia (lui con la Dark Polo Gang portò la trap in Italia) con alle spalle collaborazioni con artisti di spicco della scena urban italiana da Ghali a Fabri Fibra, passando per Guè, Lazza e Sfera Ebbasta per citarne alcuni, ma con incursioni anche nel pop. Ma il "dietro le quinte" non gli bastava. "Non volevo essere defilato, anche perché credo che quello del producer sia ruolo fondamentale, al 50% con l'artista - spiega ancora Sick Luke -. E mi piace farmi vedere, ma non il rolex, la collana d'oro o la vacanza in barca: far vedere dove sono arrivato, essere un esempio. Con il primo disco le critiche non sono mancate: io che venivo dalla trap mi mettevo in gioco con generi nuovi. E invece poi andò molto bene". La trap, quella che sempre più spesso viene messa all'indice dai benpensanti, rea di trasmettere messaggi violenti. "Anche se in qualche modo ho avuto un ruolo nella sua diffusione, non mi sento responsabile del messaggio perché io mi occupo solo della musica. Sono un sarto, un Giorgio Moroder che fa le musiche di un film violento come Scarface. Gli artisti con cui lavoro sono il modo per propagare il mio suono". Sulla copertina di Dopamina appare anche il figlio Teseo. Perché, a guardar bene, "è la famiglia a scatenare la dopamina in me. Il titolo l'ho scelto perché in effetti questo è un periodo pieno di dopamina. E ogni canzone del disco suscita qualcosa". E poi c'è un piccolo sogno nel cassetto: "Mi piacerebbe tantissimo andare a Sanremo, se Carlo Conti volesse. Potrei andare con Matteo Bocelli".
P.Sanabria--HdM