Coronavirus Mers, 9 casi in Arabia Saudita a marzo e aprile
Due deceduti, Oms: 'livello di rischio non cambia'
Tra il primo marzo e il 21 aprile 2025, il ministero della Salute dell'Arabia Saudita ha segnalato nove casi di Mers, l'infezione dovuta al coronavirus appartenente alla stessa famiglia di di SarsCoV2 e trasmesso dai camelidi. Due delle persone contagiate sono morte. Lo riferisce l'Organizzazione Mondiale della Sanità. I casi sono stati registrati, uno, nella città di Hail e i rimanenti nella capitale Riyad. Tra questi ultimi, 7 sono riconducibili a un'unica catena di contagio che ha visto ammalarsi 6 operatori sanitari impegnati a curare un singolo paziente. Per l'Oms, questi ultimi contagi "non modificano la valutazione complessiva del rischio", anzi l'episodio sottolinea la capacità acquisita dal Paese di rilevare tempestivamente le infezioni: "il gruppo riportato di sei casi secondari tra gli operatori sanitari è il risultato di un rigoroso tracciamento dei contatti e di test eseguiti dal Regno dell'Arabia Saudita, con quattro dei sei casi asintomatici e due che mostrano solo segni lievi e aspecifici", scrive l'Oms. Dalla prima segnalazione di Mers nel 2012 sono stati confermati 2.627 casi e 946 decessi in 27 Paesi. La maggior parte dei casi (2.218), sono stati segnalati in Arabia Saudita.
S.Escobar--HdM